FONTANA ELISABETTA


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Dott.ssa Daniela Pronesti

Recensione


Si può scegliere di essere pittori nella realtà, fedeli imitatori della natura o autentici cantori dell'anima.
Si tratta in ogni caso di una scelta coraggiosa,di una ricerca di profondità, di un'insopprimibile esigenza di spiritualità.
Elisabetta Fontana ha scelto di fare della pittura la proiezione del suo cammino interiore.
Nella materia informe, nel colore puro lei è in grado di trasferire tutta la forza che sgorga dal vortice creativo, riuscendo così a dare forma alle emozioni, consistenza plastica e sostanza visibile all'incorporeo.
I suoi quadri sono involucri dell'anima spalancati alla vita, rivelati al mondo; sono sogni danzanti, speranze incrollabili, attese infinite; sono il tempo e la sua negazione, sono l'attimo e l'eternità, sono la fatica e al contempo l'immensa gioia che guidano la mano all'immane sforzo di solcare la tela, di affrontare il demone della pittura.
Non è facile dominare la materia pittorica così con tanta abilità e destrezza, anche se perizia tecnica e destrezza formale sono entrambi risultati raggiungibili con studio e pazienza.
Ma quello che invece nessuna accademia e nessun maestro potrà mai insegnare è di riuscire a far vivere ogni quadro di vita propria, dotandolo di una sua "personalità".
Questo l'artista Fontana sembra averlo bel chiaro: le sue tele sono come creature che lei accudisce lungamente, nutre e fortifica, fin quando, ormai temprate e sicure, esse vengono finalmente affidate al mondo e donate alla vita.
E nel colore talora sfumato in infinite varianti, talaltra steso nella sua essenza più pura, la Fontana raggiunge il pieno dell'intensità lirica, alternando su vaste superfici corpose, riflettenti, "lunari", nuclei di materia implosa e vivaci "eruzioni" cromatiche


Dicembra 2008
Dott.ssa Daniela Pronesti
(critico d'Arte)


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