FONTANA ELISABETTA


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Stefania Provinciali

Recensione

Il mondo intimo di Elisabetta Fontana - INTIMA-MENTE

"Intimamente". l'universo materico di Elisabetta Fontana è raccontato in 23 opere recenti, esposte, fino 31 gennaio, al Circolo del Castellazzo. Sono tutte composizioni realizzate a tecnica mista utilizzando olio e acrilico ma anche smalti, resine e materiali "più naturali" come creta, sabbia e terre, in una serie di accostamenti cromatici precisi, che esprimono emozioni sempre differenti. Il percorso si può idealmente far partire dall'opera numero 23 che dà il titolo alla mostra, "Intimamente", che è anche un gioco di parole, richiamo alle profondità dell'anima ed alle proprie esigenze creative. Queste rimandano principalmente a trame informali e richiamo per l'utilizzo di certi materiali all'Arte Povera pur nell'autonomia di composizione ed ideazione. Alla base la necessità di recupero di un passato che comunque fa parte delle radici della contemporaneità, di una tecnica e di un pensiero a cui l'autrice sente di aderire con occhio attento alle personali emozioni. Da un lato, infatti, l'universo interiore pare esplodere in queste combinazioni di materia e materiali, d'altro lato lo sguardo al mondo circostante dell'arte, all'opera di Alberto Burri, artista approfondito in passato, ne rendono l'operato strettamente legato a una ricerca esistente, volta a scavare nelle origini della materia tutta, a comporla secondo trame diverse ma senza mai abbandonare gli effetti visivi di una interiorità che intende dare significato alla composizione. Creare per Elisabetta Fontana significa meditare su qualsiasi oggetto del vivere quotidiano, in grado di suggerire quell'emozione che si volgerà verso una metamorfosi, fatta di pensiero e concretezza visiva. I titoli dei quadri sono evocativi: si va da "Fantasmi del Passato" a "Buio nell'anima" passando per "Io e te" e "Assenza", fino ad arrivare a "Intimamente", un taglio cromatico nella materia.

Gennaio 2009
Stefania Provinciali
Giornalista


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